Rivista di studi e ricerche sulla criminalità organizzata (Jul 2016)

Il riuso sociale dei beni confiscati. Le criticità del modello lombardo

  • Nando dalla Chiesa

DOI
https://doi.org/10.13130/cross-7376
Journal volume & issue
Vol. 2, no. 2
pp. 15 – 25

Abstract

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Come è gestito in Lombardia il patrimonio dei beni confiscati alle organizzazioni criminali? La tesi che viene sostenuta nell’articolo è che si possa parlare di un modello lombardo, che riflette la storia dei rapporti tra cultura lombarda e fenomeno mafioso. In particolare l'osservatore rileva la rimozione della mafia anche dopo che la mafia è stata punita dallo Stato. E coglie la sostanziale estraneità della Lombardia al senso più profondo della legislazione antimafia e delle sue sfide. Da qui un modello di gestione dei beni fondato sulla rendita invece che sull’impresa sociale. Parole chiave: Beni confiscati, mafia, Lombardia, rimozione, rendita How the confiscated assets of the organized crime are managed in Lombardy? This article states that it is possible to theorize a Lombard model, which reflects the history of the relationships between Lombard culture and mafia phenomenon. The author notes, in fact, a cultural removal of the mafia's presence even after trials and State victory, and a substantial extraneousness of Lombardy to the deepest sense of antimafia legislation and its challenges. In this context a particular management of assets wins, namely a model founded on the rent much more than on the social enterprise. key-words: mafia, Lombardy, confiscated assets, removal, challenge