PsicoArt (Feb 2013)

Pupazzi di neve. David Lynch fotografo e l’"Unheimliche"

  • Paolo Sebastiano Lanzi

DOI
https://doi.org/10.6092/issn.2038-6184/3464
Journal volume & issue
Vol. 3, no. 3

Abstract

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L’opera di David Lynch non si limita al cinema, come ha dimostrato l’esposizione del 2007 alla Fondation Cartier di Parigi, The Air is on Fire. Tuttavia gli studi teorici hanno trascurato ciò che gallerie e musei hanno evidenziato da tempo: il Lynch pittore, fotografo, musicista, artista poliedrico. L’articolo si focalizza su una serie fotografica, Snowmen, ed è tratto da una ricerca di Paolo Sebastiano Lanzi sulla figura di David Lynch fotografo. Alla luce del saggio di Freud sul Perturbante (Das Unheimliche, 1919) si interpretano gli Snowmen come immagini di morte. Si chiariscono alcuni aspetti della poetica dell’artista-regista, come l’inquietudine dell’Inland Empire o di certe idee care al Surrealismo. Lo studio della produzione fotografica di Lynch riempie un vuoto nell’analisi critica sul suo lavoro, che va necessariamente riconsiderato in una prospettiva più ampia.

Keywords