Giornale di Clinica Nefrologia e Dialisi (Feb 2014)

Trapianto Renale Da Donatore Vivente: Il Giovane Nefrologo Lo Consiglia Al Giovane Paziente Nefropatico

  • Chiara Caletti

DOI
https://doi.org/10.33393/gcnd.2014.870
Journal volume & issue
Vol. 26, no. 1

Abstract

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Il trapianto renale è sicuramente la migliore tecnica di sostituzione della funzione renale nei pazienti con insufficienza renale cronica avanzata e, in particolare, il trapianto renale da donatore vivente rappresenta un’ottima opzione terapeutica per i pazienti giovani. È, infatti, ampiamente dimostrato che evitare il trattamento dialitico riduce sensibilmente le comorbidità e migliora la sopravvivenza. Allo stato attuale, il trapianto da donatore vivente occupa un posto di secondo piano rispetto al trapianto da donatore cadavere. I motivi di tale discrepanza sono da attribuire soprattutto all’assenza di una rete di ambulatori predialisi organizzata ed efficiente e alla mancanza di un’esaustiva informazione al paziente circa il programma di trapianto in Italia (in particolar modo, il trapianto pre-emptive). Io credo, quindi, che sia necessario promuovere un approccio metodologico, in cui il paziente sia gestito non solo dal punto di vista clinico, ma anche da quello socio-assistenziale e psicologico, in modo da ottimizzare la valutazione clinica pre-trapianto, riducendo tempi e costi. Penso che sia fondamentale la promozione di progetti regionali e nazionali volti a incrementare la donazione da vivente.

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