Between (Dec 2012)

<p><i>Great Expectations</i> goes to Hollywood. The rereading of a classic from Lean to Cuarón</p>

  • Marialaura Simeone

DOI
https://doi.org/10.13125/2039-6597/684
Journal volume & issue
Vol. 2, no. 4

Abstract

Read online

L'articolo intende dare una lettura dell'adattamento di Great Expectations, da parte di Alfonso Cuaron, in rapporto non solo al romanzo di Dickens ma soprattutto nei confronti dell'adattamento di David Lean del 1946. Il film di Lean funziona, infatti, per Cuaron da ipotesto da riadattare per un pubblico contemporaneo ed hollywoodiano. Il tempo in Lean rimane quello ottocentesco con tutto ciò che ne comporta (differenze di classe, obblighi sociali), Cuarón, invece, tradisce fin dalla prima inquadratura il romanzo d'origine, spostando l'azione in Florida e ai giorni nostri. E non è più Londra il luogo da raggiungere per compiere la propria formazione ma New York. Il bianco e nero che è in un certo senso già del libro si trasforma in un'esuberanza del colore che trascina con sé personaggi ed azioni, recitazione, montaggio, colonna sonora. Nonostante i presupposti lascerebbero pensare ad un chiaro happy end, il film del regista messicano non lascia, però, entrare metaforicamente la luce dalla finestra come avviene in Lean e ciò perché il dopoguerra di Lean può ancora avere delle grandi speranze da realizzare, il postmodernismo di Cuarón fatica a crederci.

Keywords