Revista de Constitucionalização do Direito Brasileiro (Feb 2023)

Il delitto di corruzione tra privati in prospettiva comparatistica

  • Francesco Macrì

DOI
https://doi.org/10.33636/reconto.v2n1.e022
Journal volume & issue
Vol. 2, no. 1

Abstract

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La tematica del contrasto penale al fenomeno della corruzione tra privati è ormai da anni al centro del dibattito penalistico italiano, sebbene la fattispecie criminosa di cui all'art. 2635 c.c. sia stata sostanzialmente ignorata nella prassi. Le fondamentali tappe della storia normativa della corruzione tra privati in Italia sono state: 1- 2002: l'innovativa introduzione della previsione criminosa, nell'art. 2635 c.c. ad opera del D.lgs. 11 aprile 2002, n. 61; 2- 2012: il profondo intervento di modifica normativa della succitata disposizione da parte della L. 6 novembre 2012, n. 190; 3- 2016: l'aggiunta all'art. 2635 c.c. di un ulteriore comma, in materia di confisca, per mezzo del D.lgs. 29 ottobre 2016, n. 202; 4- la riforma della materia de qua data dal D.lgs. 15 marzo 2017, n. 38. Il suddetto percorso normativo sembra essere stato determinato dalla necessità di ottemperare ad obbligazioni stabilite da atti legislativi di diritto dell'Unione Europea ed internazionale. Ciò è dimostrato, in particolare, dalla decisione, in contraddizione con quanto auspicato dagli atti normativi della UE, di non inserire il delitto in esame nel codice penale, accanto ai reati di corruzione "pubblica". Nelle successive pagine, una volta esaminato sinteticamente il quadro normativo internazionale, si procederà ad un'analisi dei principali punti nodali della fattispecie criminosa di cui all'art. 2635 c.c.

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