Enthymema (Jan 2016)
La farmacia fittissima. La rappresentazione del tema psichiatrico nell’opera di Ottiero Ottieri
Abstract
Il presente contributo si propone di analizzare la rappresentazione del tema psichiatrico all’interno dell’opera di Ottiero Ottieri, focalizzandosi in particolare su tre opere pubblicate negli anni Settanta: Il pensiero perverso (1971), Il campo di concentrazione (1972) e La corda corta (1978). Finalità di questa analisi sarà quella di portare alla luce l’evidente frattura tra la concezione ottieriana della psichiatria e la visione politico-ideologica dominante che, nello stesso periodo, animava il dibattito pubblico sulla scienza psichiatrica acceso dalla rivoluzione basagliana. Allo stesso tempo, l’esame del tema psichiatrico nell’opera di Ottieri – in particolare, l’approccio medico-scientifico all’argomento in questione – verrà identificato come elemento cruciale per spiegare la posizione di outsider che lo scrittore ha occupato all’interno della scena letteraria e culturale italiana. The paper hereby presented examines the representation of the theme of psychiatry in Ottiero Ottieri’s oeuvre, focusing in particular on three works published along the Seventies: Il pensiero perverso (1971), Il campo di concentrazione (1972) and La corda corta (1978). First, I will consider to which extent Ottieri’s approach to psychiatry in literature takes a radical distance from the anti-psychiatric perspective, challenging an idea of psychical illness as social deviance and of cure as repressive practice. At the same time, I will bring to light the weight that Ottieri’s medical and scientific approach to the field of psychiatry had on making the writer play the role of an outsider within the Italian literary and cultural arena.
Keywords