Il castello di Elsinore (Jun 2023)

Antigone senza carne e senza voce. Tebe al tempo della febbre gialla dell’Odin Teatret

  • Gisella Rotiroti

DOI
https://doi.org/10.53235/2036-5624/77
Journal volume & issue
no. 88

Abstract

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Tebe al tempo della febbre gialla dell’Odin Teatret mette in scena Antigone come pura immagine di bellezza, eros e morte, senza carne e senza voce. È l’immagine della Madonna di Munch. Tale raffigurazione non rimanda all’interpretazione hegeliana di Antigone come pura essenza etica ma è in accordo con l’interpretazione data da Lacan che legge il personaggio in relazione al funzionamento del desiderio: Antigone non difende i sacri diritti della famiglia ma segue la direzione della sua passione, verso la morte. Quando in Tebe al tempo della febbre gialla il ritratto di Antigone viene collocato sull’immagine del Cristo giallo di Gauguin si compie la trasfigurazione del personaggio in simbolo di pietà religiosa. La donna sensuale innamorata del fratello e della morte, nata dall’incesto di Edipo e Giocasta e segnata dalla maledizione del padre, diviene la nobile eroina – pura sostanza etica dell’interpretazione hegeliana – pronta a sacrificare la vita per difendere i legami di sangue e il culto dei morti.

Keywords