Disegnare con (Jun 2016)
La rappresentazione BIM per la documentazione e l’analisi storico-critica del patrimonio modernista. Il rilievo del progetto e la modellazione digitale dell’architettura brasiliana e indiana del Novecento
Abstract
Il contributo propone un approccio critico al processo di conoscenza finalizzato alla documentazione delle architetture brasiliane e indiane del Novecento attraverso il Building Information Modelling, con particolare riferimento agli esempi di housing brasiliani e indiani del Novecento. Il potenziale nel controllo digitale della modellazione architettonica applicato al “rilievo del progetto” si innesta nel grande tema della ricerca internazionale sull'architettura moderna, che ha avuto inizio alcuni decenni fa ma ha già coinvolto molti storici per comprendere approfonditamente un fenomeno caratterizzato da molteplici sfumature.Nonostante l'ampio uso in architettura di precetti modernisti nei paesi un tempo definiti in via di sviluppo (oggi identificati dalla comunità internazionale come Global South Countries), l’approccio storico-critico dell’architettura tende a concentrarsi sullo sviluppo di tale movimento per lo più in Occidente. Con l'eccezione del lavoro di un ristretto numero di architetti di grande fama, poca attenzione è stata infatti finora dedicata all’architettura moderna in paesi lontani dall’Europa, luoghi nei quali quest’ultima è stata considerata riduttivamente come una forma minore del modernismo occidentale.A partire dalla fine del XIX secolo, in un vasto panorama di movimenti nazionalisti e colonie da poco indipendenti, il pensiero architettonico modernista si articola con approcci architettonici ibridi, rispondendo alle crescenti sfide in modi diversi, in alcuni casi per mezzo di innovazioni tecnologiche, in altri ispirandosi a soluzioni vernacolari attraverso l’interpretazione regionale dei più moderni principi dell'architettura: un patrimonio di edifici straordinari da documentare per proteggere e valorizzare, e dai quali trarre spunti di riflessione.Attraverso le opere dei maggiori architetti del periodo (da João Batista Vilanova Artigas a Oscar Niemeyer fino a Paulo Mendes da Rocha per l’architettura brasiliana, da Le Corbusier a Charles Correa, Balkrishna Doshi e Pierre Jeanneret in India), si sfoglia una storia dell’architettura che passa dalla ricerca dell’identità nazionale alle specificità locali, un costruire che si fa eclettico, ibrido, che affronta il tema del vivere, ma non solo, con un linguaggio completamente nuovo.La conoscenza degli edifici selezionati e analizzati con una precisa metodologia, anche rappresentativa, apre a una molteplicità di spunti per ulteriori ricerche e reinterpretazioni. La realizzazione dei modelli digitali tridimensionali vede un’accurata progettazione in ambito BIM, integrando le informazioni relative alla geometria con dettagli riguardanti i materiali impiegati, le fasi di realizzazione, le caratteristiche tecniche, e mettendo in relazione l’edificio con fattori ambientali. Il rigore nella costruzione del modello digitale e le rappresentazioni bidimensionali, come derivato del modello BIM, obbligano a una definizione del Level of Detail in funzione degli obiettivi di conoscenza e documentazione e degli output di rappresentazione.Il sentiero di lettura morfologica applicato alla modellazione digitale dell’architettura brasiliana e indiana del Novecento nasce dalla conoscenza formale e geometrica attraverso un meccanismo di “decostruzione” dell’architettura, e scaturisce in una “ricostruzione” digitale dell’opera, finalizzato alla conoscenza, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio. Gli esiti rappresentativi sfruttano diversi livelli conoscitivi, sia formali che sostanziali: le rappresentazioni 2D e render estrapolati dalla coerente elaborazione di modelli in ambiente BIM, che diventa veicolo di rappresentazione e analisi dell’architettura, configurandosi come strumento privilegiato per la conoscenza ma anche ausilio per il progetto di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione.