M@GM@ (Dec 2012)

Luoghi e utopia: la risposta territoriale di Marinaleda

  • Isotta Mac Fadden

Journal volume & issue
Vol. 10, no. 03

Abstract

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Il caso del comune sivigliano di Marinaleda - che qui descriveremo brevemente - è un esempio atipico di risposta alle contraddizioni sistemiche e individuali all’interno del contesto europeo, in cui il superamento della drammatica situazione del post-franchismo spagnolo è avvenuta sulla base della fede in un sogno, un’Utopia socialmente costruita e collettivamente condivisa. L’esempio di questo piccolo comune dimostra, inoltre, come attraverso processi di rielaborazione collettiva positiva degli elementi socio-identitari territoriali, sia possibile la costruzione di luoghi in cui il territorio con le proprie specificità, diviene una risorsa per superare la crisi attuale. All’ingresso dell’Humoso - ex feudo, attuale cooperativa, simbolo degli anni di lotta e sacrifici che hanno segnato la storia della comunità di Marinaleda – troviamo da un lato la frase “Terra Utopia” e dall’altro “Este cortijo es para los joranaleros en paro de Marinaleda” (“Questo feudo è per i braccianti disoccupati di Marinaleda”). Da un lato un sogno, un’Utopia, dall’altro un obiettivo: sullo sfondo la realizzazione di entrambi. A muovere le scelte di politica collettiva del comune andaluso sembra essere il tentativo di realizzare una democrazia reale: da un punto di vista politico attraverso un sistema di bilancio partecipativo ed assembleare, dal punto di vista economico attraverso il cooperativismo e da un punto di vista sociale tramite la garanzia di diritti come la casa e la piena occupazione.

Keywords