Formazione & Insegnamento (Mar 2020)
Una storia di sfondo all’educazione motoria contribuisce a motivare i bambini della scuola dell’infanzia all’attività fisica
Abstract
Una storia di sfondo all’educazione motoria può essere un’idea per rendere le attività più interessanti. Ci si chiede se questa metodologia possa essere utile per motivare i bambini/e all’attività fisica e rendere le attività più vigorose. Viene realizzata una ricerca in una scuola dell’infanzia, con il coinvolgimento di 71 bambini/e di 4 anni e di 95 di 5 anni, che vengono suddivisi in gruppi. Ogni gruppetto prova una situazione sperimentale diversa, nella quale si trova ad eseguire un compito motorio (correre formando una figura a forma di 8) con una storia di sfondo o meno. Vengono realizzati dei pretest all’inizio delle attività e dei post-test al termine di 10 incontri di attività motoria strutturata. Viene misurata con un cronometro la velocità di esecu- ione del percorso nei gruppi che hanno una storia di sfondo e di quelli che non l’hanno. Vengono poi utilizzate due schede per indagare dal punto di vista qualitativo la “percezione di competenza motoria” e l’”enjoiment-divertimento” provato durante il compito. I risultati evidenziano che la storia di sfondo è molto motivante e permette un miglioramento significativo dei tempi di esecuzione per i bambini/e di 4 anni. Dal punto di vista qualitativo i bambini/e che hanno effettuato il percorso con la storia di sfondo acquisiscono una rappresentazione (mappa) mentale del percorso e sono in grado di ricordare e spiegare il percorso effettuato, manifestando anche orientamento spaziale. Non vi è nessuna relazione tra la percezione di competenza motoria dei bambini/e e la loro reale competenza motoria. La storia di sfondo può essere un utile strumento anche per l’educazione motoria.