Acta Otorhinolaryngologica Italica (Aug 2017)

Indications of cone beam CT in head and neck imaging in children

  • U. Walliczek-Dworschak,
  • I. Diogo,
  • L. Strack,
  • M. Mandapathil,
  • A. Teymoortash,
  • J.A. Werner,
  • C. Güldner

DOI
https://doi.org/10.14639/0392-100X-1219
Journal volume & issue
Vol. 37, no. 4
pp. 270 – 275

Abstract

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La TC cone beam (CBCT) rappresenta un interessante strumento diagnostico specialmente nei bambini per lo studio del basicranio anteriore e laterale, in particolar modo per la bassa esposizione a radiazioni tipica della metodica. Lo scopo del presente studio è stato quello di individuare le potenziali indicazioni per la CBCT nei bambini e il confronto rispetto alle indicazioni nell’adulto. Sono stati analizzati un totale di 554 pazienti (range 0-18 anni, media 10.36) sottoposti a CBCT da Gennaio 2004 a Giugno 2013 presso il Dipartimento di ORL della Clinica Universitaria di Marburg, allo scopo di effettuare un analisi retrospettiva dei parametri utilizzati e delle indicazioni all’esame. I dati provenienti dai bambini sono stati inoltre confrontati con un set di dati di 1730 adulti sottoposti a diagnosi mediante CBCT presso lo stesso dipartimento e già precedentemente pubblicati. Le differenti indicazioni più frequentemente rilevate all’esecuzione dell’esame negli adulti, rispetto ai bambini hanno riguardato il basicranio anteriore, e in particolare: trauma del volto (60.4%) vs. rinosinusite cronica (54.8%), ostruzione respiratoria nasale (13.9% vs. 13.0%) e rinosinusite cronica (12%) vs. trauma del volto (10.8%). Per quanto riguarda il basicranio laterale le indicazioni principali sono state il colesteatoma (20.3%) vs. controllo del posizionamento dell’impianto cocleare (31.2%), otorrea cronica (17.5%) vs. colesteatoma (20.9%) e il controllo del posizionamento dell’impianto cocleare (11.8%) vs. otite media cronica mesotimpanica (6.8%). La CBCT è una metodica efficace per lo studio delle strutture ossee nell’adulto e nei bambini. I parametri di impostazione dipendono principalmente dalla regione oggetto di studio. Uno dei principali obiettivi è ridurre l’esposizione alle radiazioni sia nei bambini che negli adulti.