Axon (Jun 2017)

Massime delfiche da Aï Khanum

  • Boffo, Laura

DOI
https://doi.org/10.14277/2532-6848/Axon-1-1-17-20
Journal volume & issue
Vol. 1, no. 1

Abstract

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Nell’ignota fondazione seleucide nella Battriana orientale presso Aï Khanum, un personaggio di nome Clearco fece erigere nel temenos dell’ecista Cinea una stele con una serie di ca. 150 massime attribuite ai Sette Sapienti. Nel raffinato epigramma inciso sulla base del manufatto accanto alle ultime 5 massime il redattore spiegava che la serie era stata da lui copiata fedelmente da un esemplare consacrato a Delfi. Benchè non sia possibile ricostruire con certezza le fasi cronologiche della città battriana e dell’heroon, con cui la stele era connessa per posizione e significato, il contesto storico dell’ellenismo orientale e lo stile epigrafico del manufatto suggeriscono come data della dedica il primo quarto del III secolo a.C. e portano ad accettare come possibile l’identificazione del redattore con il filosofo peripatetico Clearco di Soli, interessato tanto alla sapienza delfica dei Sette quanto a quella dei saggi irani e indiani. Il documento è senz’altro significativo della cultura e dell’identità greca nell’Oriente ellenistico, ma deve essere valutato nella dimensione ‘aperta’ della città regale, come espressione dichiarativa e non di arroccamento di una grecità isolata in un con- testo ‘barbaro’. Esso rientra anche a pieno titolo nella discussione recente sulla tradizione testuale delle massime, di cui rappresenta una delle prime redazioni nella versione ‘lunga’, ed è tenuto in considerazione nelle nuove edizioni dei frammenti di Clearco di Soli.

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