Giornale di Clinica Nefrologia e Dialisi (Oct 2013)

Verità e leggende sulla fistola arterovenosa

  • Carlo Basile,
  • Carlo Lomonte

DOI
https://doi.org/10.33393/gcnd.2013.1016
Journal volume & issue
Vol. 25, no. 2

Abstract

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Studi di grandi dimensioni dimostrano un rischio di mortalità progressivamente crescente a seconda del tipo di accesso vascolare (VA), con il rischio più alto associato al catetere venoso centrale (CVC), seguito dai rischi associati alla protesi e, quindi, alla fistola arterovenosa (FAV). La presenza di una FAV ha un effetto negativo sulla funzione cardiaca, ma il suo esatto contributo alla morbidità cardiovascolare non è chiaro. È noto da tempo che un VA con un flusso inappropriatamente elevato può essere la causa di uno scompenso cardiaco ad alta gittata. Ancora più paradossalmente, ci possono essere benefici cardio-polmonari derivanti dalla presenza di una FAV. Tuttavia, pur sottolineando i reali benefici della creazione di una FAV, vogliamo anche sottolineare il pericolo legato a flussi elevati. La parola chiave nella scelta di un VA è “eleggibilità”. Un approccio del tipo “al primo posto viene il paziente e non la FAV, ma è meglio evitare un CVC, se possibile” potrebbe essere la scelta migliore.

Keywords