ArcHistoR Architettura Storia Restauro: Architecture History Restoration (Jan 2021)

Giovanni Paolo Panini architetto at S. Maria della Scala, Rome

  • David R. Marshall

DOI
https://doi.org/10.14633/307
Journal volume & issue
Vol. 0, no. 14
pp. 72 – 115

Abstract

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The design of the chapel of Santa Teresa in Santa Maria della Scala in Trastevere (1734-1745) has been attributed both to Giovanni Paolo Panini (1691-1765), better known as a painter, and his son Giuseppe (1718-1805), whose was responsible for the cantorie and bussola over the entrance door, dated 1756. This article confirms that the commission and design of the chapel, as well as they pavement, was the responsibility of the elder Panini (who gave his services for free). Already before 1732 the prior, Fra Bernardo di San Tommaso d’Aquino, had acquired from Panini a modello (probably for the side walls) and was in the process of obtaining charitable donations and coloured marbles. A contract dated 25 March 1733 was signed between the procurator. The project was to be completed with a charitable donation from the will of Cardinal Alessandro Falconieri (1657-1734), the recently deceased titular of the church, with the support of the Cardinal-Vicar of Rome, Giovanni Antonio Guadagni (1674-1759), a Discalced Carmelite. The chapel proceeded to Panini’s design and on May 1737 the two fluted columns of verde antico with white marble bases adorned with gilded copper were placed on the right side of the altar, and work was proceeding with capitals. The chapel was complete by 14 October 1745 when the altar was unveiled in the presence of Benedict XIV, having been consecrated by Cardinal Guadagni on 2 October. Giovanni Paolo Panini architetto in Santa Maria della Scala a Roma Il progetto architettonico della cappella di Santa Teresa nella chiesa di Santa Maria della Scala in Trastevere (1734-1745) è stata attribuita a Giovanni Paolo Panini, notissimo pittore, sia a suo figlio Giuseppe, architetto, poi autore delle cantorie e della bussola all’ingresso principale (1756). Questo articolo conferma l’attribuzione del progetto della cappella − nonché del disegno del pavimento marmoreo della chiesa − a Giovanni Paolo, che prestò i suoi servizi gratuitamente per i committenti carmelitani scalzi. Già prima del 1732, il priore fra Bernardo di San Tommaso d’Aquino ottenne da Panini un modello (forse per le pareti laterali) per il rifacimento delle preesistenti decorazioni lignee della cappella. Il 25 marzo 1733 il contratto stipulato dallo scultore Camillo Zaccaria faceva riferimento al progetto e alla direzione di Panini. Il progetto, approvato il 26 giugno 1734, doveva essere attuato con un lascito testamentario del cardinale Alessandro Falconieri, titolare della chiesa, con il supporto del Cardinale Vicario di Roma, Giovanni Antonio Guadagni, carmelitano scalzo. I lavori procedettero secondo i piani di Panini, anche se nel 1735 si decise di sostituire con decorazioni in rilievo gli specchi inizialmente da lui ideati per le pareti laterali. Nel maggio 1737 furono poste in opera le due colonne di verde antico al lato destro dell’altare, che fu consacrato solo il 2 ottobre 1745 dal cardinale Guadagni, al termine delle opere di decorazione che videro impegnati scultori primari come Giuseppe Lironi, Filippo Della Valle, Giovanni Battista Maini e Michelangelo Slodtz. Dodici giorni dopo la cappella fu inaugurata alla presenza di papa Benedetto XIV.

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