Studii si Cercetari Filologice: Seria Limbi Romanice (Nov 2016)
L MITO DI VOLO E LA POETICA DELL’ IMMAGINARIO NELLA LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA: IL VOLO DI PERSEO E LA LEGGEREZZA DI CALVINO
Abstract
Vogliamo attraverso il nostro intervento illustrare la presenza del mito di volo in numerose esperienze letterarie del novecento e spiegare come si può leggere e interpretare l’opera dello scrittore italiano Italo Calvino alla luce della leggerezza. Il mito in letteratura serve e aiuta a raccontare storie e soprattutto a restituire una memoria antichissima, rilevando gli aspetti immutabili della storia umana. I miti ci trasmettono un insegnamento secolare nel quale possiamo vedere rispecchiati le nostre paure e i nostri desideri più nascosti. Anche se hanno perso il loro carattere sacro hanno tuttavia conservato un valore d’insegnamento. Così il mito di volo s’iscrive nella memoria più antica della storia universale. Ne vedremo la trascrizione in letteratura ossia come il mito di volo si ritrova restituito, riscritto e trasformato attraverso il linguaggio letterario rivestendo così diversi aspetti. Il mito sostiene Calvino deve parlare per sé, non deve essere interpretato. Nel 1967, nel saggio “Cibernetica e fantasmi”, affermava che “il mito è la parte nascosta d’ogni storia, la parte sotterranea, la zona non ancora esplorata perché ancora mancano le parole per arrivare fin là”.