Studia Polensia (Jan 2020)

TRA UMIDE MURA DI CEMENTO T’IMMAGINI UN PO’ DI LIBERTÀ. POESIA E PROLETARIATO NELL’UNGHERIA INTERBELLICA

  • Vito Paoletić

DOI
https://doi.org/10.32728/studpol/2020.09.01.02
Journal volume & issue
Vol. 9, no. 1
pp. 25 – 49

Abstract

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Nel presente contributo si vuole riassumere il rapporto tra il mondo delle lettere, in primis quello della poesia lirica, e il proletariato ungherese quale suo motivo nel difficile periodo di transizione tra le due guerre mondiali. In Ungheria, gli anni Venti e Trenta furono contrassegnati da profonde trasformazioni geopolitiche e instabilità economica, il che portò vaste fasce della popolazione all’orlo di una crisi esistenziale: per il proletariato dell’epoca, e non solo per esso, oppressione e miseria erano all’ordine del giorno. Nel contributo si indaga su come abbiano sentito e sofferto nonché come abbiano espresso la paralisi del quarto stato tre importanti e diversi poeti dell’epoca: l’impressionista Juhász, l’esistenzialista József e l’avanguardista Kassák.

Keywords