Diacronie. Studi di Storia Contemporanea (Apr 2010)

«Reprimere e detenere»: l’altra faccia del conservadurismo español

  • Matteo Tomasoni ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia presso l’Universidad de Valladolid (Spagna, 2014), con una tesi sul fascismo spagnolo. Già dottore magistrale in Storia d’Europa presso l’Università di Bologna (2008), negli ultimi anni ha svolto attività di ricerca tra Spagna, Italia e Germania e collabora con vari gruppi fra cui il SIdIF (Seminario Interuniversitario de Investigadores del Fascismo), e la rivista “Zibaldone. Estudios italianos” di cui è membro della redazione. I suoi interessi sono rivolti allo studio dell’evoluzione storica del fascismo e dei movimenti politici del periodo tra le due guerre mondiali, oltre allo studio di alcuni aspetti della Prima Guerra Mondiale.

Journal volume & issue
Vol. 2, no. 1
pp. 1 – 19

Abstract

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Se la Spagna rappresenta oggi uno dei principali fari europei di irradiazione della democrazia, non si può dire lo stesso rispetto al suo passato. Tra gli anni Venti e gli anni Settanta del XX secolo, quest’area fu sorretta da regimi dittatoriali che mantennero il potere – nella maggior parte dei casi – attraverso l’esercizio della forza. Nemmeno la breve parentesi repubblicana fu in grado di annichilire quell’ondata di odio, che fin dal periodo primorriversita si espanse tra la popolazione. Seguirono una guerra e quarant’anni di dittatura che adottarono la repressione e l’incarceramento, ai fini della propria ed esclusiva giustizia

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