Diacronie. Studi di Storia Contemporanea (Jan 2011)

Napoli post-unitaria. La testimonianza di una ‘comédienne’ tra stereotipo e realtà

  • Alice de Rensis (Bolzano) ha conseguito nel 2006 la Laurea in Scienze Storiche (curriculum Diritti, Istituzioni e Culture Politiche) presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna con una tesi di ricerca sul carteggio inedito tra lo storico ed economista J. C. L. Simonde de Sismondi e Julia Garnett Pertz (1826-1829), trascritto in edizione critica sotto la direzione della Prof.ssa Francesca Sofia, e presentato in occasione della X. Giornata annuale di Studi Sismondiani (2007). Iscritta alla Laurea Specialistica in Storia d’Europa presso il medesimo ateneo, ha partecipato nell’a.a. 2007/08 al progetto “Cursus Intégré Franco-Italien d’Histoire Européenne Comparée” che, in collaborazione con l’Université Paris VII Denis Diderot, è volto al conseguimento di un doppio diploma, italiano e francese. Si è laureata nel marzo 2009, sotto la direzione delle Prof.sse Francesca Sofia e Gabrielle Houbre, con una tesi dal titolo Salotti e scritture di courtisanes nella Parigi della seconda metà dell’Ottocento. Le sue ricerche si rivolgono, in generale, allo studio della sociabilità in rapporto a problematiche di genere nel XIX secolo e alle pratiche di scrittura femminili, in particolare carteggi e memorie, nel loro porsi a metà strada tra pubblico e privato. Ammessa al perfezionalmento presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, attualmente lavora come mediatrice culturale presso il “Museo Archeologico dell’Alto Adige” e collabora col “Frauenmuseum-Museo delle Donne” di Merano. È recentemente entrata a far parte delle redazione della rivista on-line “Fillide” (www.fillide.it) ed è membro esterno della Commissione Pari Opportunità del Comune di Bolzano.

Journal volume & issue
Vol. 3, no. 1
pp. 1 – 11

Abstract

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Lo scopo del presente articolo non è quello di fornire un’analisi precisa della vita a Napoli dopo poco più di un decennio di storia unitaria, bensì quello di fornire una testimonianza fuori dagli schemi su alcuni aspetti della città partenopea e sull’Italia in generale. Attraverso la testimonianza di un’attrice francese, Marie Colombier (1841-1910)1, in tournée a Napoli nella seconda metà degli anni ’70 dell’Ottocento, cercheremo di capire quanto dello stereotipo comunemente condiviso sul nostro paese e quanto, invece, di reale si possa congiungere in uno sguardo “straniero”.

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