Il Capitale Culturale: Studies on the Value of Cultural Heritage (Jun 2019)

‘Bones’ and pathways. Transhumant tracks, inner areas and cultural heritage

  • Letizia Bindi

DOI
https://doi.org/10.13138/2039-2362/1919
Journal volume & issue
Vol. 0, no. 19
pp. 109 – 128

Abstract

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This paper represents the first systematization of an ethnography based on Molise in the framework of a wider interest in regional/national/global processes of heritagization and monitoring put in place in the last two decades, above all, but not exclusively by the UNESCO framework, Council of Europe and other global contexts of conservation/valorisation policies. The Region Molise, being small and relatively secluded, is particularly fit for advancing some methodological and theoretical issues. The research is focused on bio-cultural heritage and transhumance/traditional pastoralism revitalization as a cultural/tourist path, especially in the inner regions of Northern Italy, but also in the South. Moreover, transhumance has recently been reconsidered as a new form of sustainable breeding activity and a very embedded practice in the local. Questo saggio è una prima sintesi di un’etnografia svolta in Molise nel quadro di un più ampio interesse per i processi di patrimonializzazione a livello regionale/nazionale/globale nell’ultimo ventennio, essenzialmente nel quadro, seppur non esclusivo, delle politiche UNESCO, del Consiglio di Europa e di altre cornici globali di salvaguardia e valorizzazione dei beni immateriali e materiali. Il Molise risulta per le sue dimensioni e per la relativa appartatezza, adatto ad osservare alcune dinamiche e avanzare alcune riflessioni. La ricerca è incentrata sul patrimonio bio-culturale e in particolar modo sulla pratica della transumanza e del pascolo vagante rivitalizzati recentemente nel quadro di percorsi e cammini turistici, soprattutto in alcune aree interne e montane dell’Italia Settentrionale, ma anche più recentemente in alcune zone del centro-meridione. Ancor più recentemente queste forme di pastorizia tradizionale sono state riconcettualizzate come espressione di un sistema di allevamento sostenibile e di pratiche rurali fortemente radicate nella località e come risorsa per lo sviluppo delle aree maggiormente periferiche e interne del Paese.