Studia Polensia (Jan 2014)

TRA ANELITO D’INFINITO ED ESPERIENZA DEL REALE: PER UNA LETTURA DI ALCUNE POESIE DI ANTONIO GIAN GIURICIN

  • Sandro Cergna

DOI
https://doi.org/10.32728/studpol/2014.03.03.02
Journal volume & issue
Vol. 3, no. 3
pp. 30 – 38

Abstract

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Il presente contributo offre una lettura delle poesie in dialetto istrioto rovignese del poeta Antonio Gian Giuricin, pubblicate sulla rivista “La Battana” e in due Antologie delle opere premiate al Concorso d’Arte e di Cultura “Istria Nobilissima”, edite negli anni 1986 e 1993. Nel lavoro se ne considerano alcuni aspetti tematici e stilistici rilevando come questi avvicinino i componimenti di Giuricin da un lato alla poetica dell’indefinito di ascendenza leopardiana, dall’altro alla poesia prosaica, naïf e bozzettistica, tipica dei topoi già sperimentati da Giusto Curto e Ligio Zanini, ma con sfumature, per certi accenti, originali rispetto ai due più noti interpreti della poesia in dialetto rovignese.

Keywords