Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy (Jun 2005)

The application of the European strategy on invasive alien species: an example with introduced squirrels

  • Sandro Bertolino,
  • Piero Genovesi

DOI
https://doi.org/10.4404/hystrix-16.1-4343
Journal volume & issue
Vol. 16, no. 1

Abstract

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<strong>Abstract</strong> We assessed the cases of squirrel species already introduced into Italy inside the framework proposed by the European strategy on invasive alien species. We collected information on 9 introductions that originated 8 populations: 3 of grey squirrels (<em>Sciurus carolinensis</em>), 2 of Finlayson's squirrels (<em>Callosciurus finlaysonii</em>), and 3 of Siberian chip-munks (<em>Eutamias sibiricus</em>). Food opportunism and high reproductive rate may explain the high success rate in establishing new populations, even with a low propagule pressure. A negative impact on the red squirrel (<em>Sciurus vulgaris</em>) and damage to forestry and manufactures have been recorded in the areas of introduction. Accordingly to the European strategy, Italy is called to build-up a rapid response system in order to avoid further releases of alien squirrels in the wild. Meanwhile these species must be considered as a priority for trade restriction. Considering the risks posed to biodiversity and human activities, Italy must adopt a precautionary principle, removing small nuclei of introduced species before they spread in large areas. <strong>Riassunto</strong> <strong>Applicazione della strategia europea sulle specie non indigene: un esempio con gli scoiattoli introdotti</strong> Come esempio di applicazione della strategia europea sulle specie invasive introdotte, abbiamo analizzato la situazione degli scoiattoli introdotti in Italia. Su 9 introduzioni registrate, in 8 casi si sono formate popolazioni naturalizzate: 3 di scoiattolo grigio (<em>Sciurus carolinensis</em>), 2 di scoiattolo di Finlayson (<em>Callosciurus finlaysonii</em>) e 3 di tamia siberiano (<em>Eutamias sibiricus</em>). L'alto successo delle introduzioni, anche a partire da pochi animali rilasciati, è probabilmente legato all'opportunismo alimentare delle specie considerate e al loro elevato tasso riproduttivo. Al momento, nelle aree di introduzione sono segnalati fenomeni di competizione con lo scoiattolo comune (<em>Sciurus vulgaris</em>) e danni alla vegetazione arborea e a manufatti. In accordo con la strategia europea, l'Italia deve implementare un sistema di risposta rapida per evitare future introduzioni di scoiattoli. Nel frattempo queste specie dovrebbero essere sottoposte a misure restrittive del commercio. Considerando i possibili rischi per la biodiversità e per alcune attività umane, l'Italia dovrebbe adottare un principio di precauzione, rimovendo vecchi e nuovi nuclei di specie introdotte prima che queste si espandano su ampie superfici.

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