Disegnare con (Jul 2015)

L’ennagono come strumento per il disegno del Teatro Romano di Lecce.

  • Giampiero Mele,
  • Giorgia Maniglio

Journal volume & issue
Vol. 8, no. 15
pp. 1 – 16

Abstract

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Lo studio del Teatro Romano di Lecce propone una lettura che, attraverso l’analisi della misura, mostra un particolare utilizzo dell’ennagono come motivo generatore del suo disegno e non rispetta le indicazioni riportate da Vitruvio nel libro V del suo trattato. Per Vitruvio il poligono da utilizzare per la definizione del disegno del teatro è il dodecagono ottenuto da quattro triangoli equilateri inscritti nella circonferenza dell’orchestra. Nel teatro di Lecce i triangoli equilateri inscritti sono tre e generano un ennagono. I segni della città romana di Lupiae, l’attuale Lecce, sono tanti e fra questi quello degno di maggiore nota è il Teatro romano. Il monumento, scoperto per caso nel 1929 durante lo scavo per le fondazioni di un’abitazione, si trova a poca distanza da un altro emblema della romanità leccese: l’anfiteatro. La possibilità di svolgere una campagna di rilevamento utilizzando le recenti tecnologie tridimensionali è stata l’occasione per studiare il modello di rilievo ottenuto. L’analisi di quest’ultimo palesa una non corrispondenza con le indicazioni riportate nel “De Architectura” di Vitruvio e mostra un particolare utilizzo dell’ennagono come strumento per l’ideazione del disegno della sua icnografia. Questo studio mira a confrontare l’ipotesi ottenuta dall’analisi metrologica del rilievo con i precetti riportati nel trattato vitruviano per mettere in evidenza similitudini e differenze fra teoria e pratica.

Keywords