Disegnare con (Jul 2015)
L’ennagono come strumento per il disegno del Teatro Romano di Lecce.
Abstract
Lo studio del Teatro Romano di Lecce propone una lettura che, attraverso l’analisi della misura, mostra un particolare utilizzo dell’ennagono come motivo generatore del suo disegno e non rispetta le indicazioni riportate da Vitruvio nel libro V del suo trattato. Per Vitruvio il poligono da utilizzare per la definizione del disegno del teatro è il dodecagono ottenuto da quattro triangoli equilateri inscritti nella circonferenza dell’orchestra. Nel teatro di Lecce i triangoli equilateri inscritti sono tre e generano un ennagono. I segni della città romana di Lupiae, l’attuale Lecce, sono tanti e fra questi quello degno di maggiore nota è il Teatro romano. Il monumento, scoperto per caso nel 1929 durante lo scavo per le fondazioni di un’abitazione, si trova a poca distanza da un altro emblema della romanità leccese: l’anfiteatro. La possibilità di svolgere una campagna di rilevamento utilizzando le recenti tecnologie tridimensionali è stata l’occasione per studiare il modello di rilievo ottenuto. L’analisi di quest’ultimo palesa una non corrispondenza con le indicazioni riportate nel “De Architectura” di Vitruvio e mostra un particolare utilizzo dell’ennagono come strumento per l’ideazione del disegno della sua icnografia. Questo studio mira a confrontare l’ipotesi ottenuta dall’analisi metrologica del rilievo con i precetti riportati nel trattato vitruviano per mettere in evidenza similitudini e differenze fra teoria e pratica.