Journal of Biomedical Practitioners (Dec 2021)

Indicatori di qualità quantitativi e percorsi di cura automatizzati in radioterapia

  • Luca Capone,
  • Debora Di Minico,
  • Ashley Pluchinsky,
  • Federica Lusini,
  • Leonardo Nicolini,
  • Giulia Triscari,
  • Francesca Cavallo,
  • Velia Forte,
  • Natascia Gennuso,
  • Martha Mychkovsky,
  • James Sinicki,
  • Piercarlo Gentile

DOI
https://doi.org/10.13135/2532-7925/6371
Journal volume & issue
Vol. 5, no. 2

Abstract

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INTRODUZIONE I successi della moderna radioterapia sono spesso guidati da elevati standard di qualità. Questo studio punta a valutare percorsi di cura automatizzati e personalizzabili per definire nuovi indicatori di qualità quantitativi in radioterapia oncologica, al fine di ottimizzare l’efficienza e la sicurezza dei servizi erogati. MATERIALI E METODI Per questo studio, sono stati coinvolti due centri oncologici internazionali appartenenti allo stesso network (UPMC San Pietro di Roma (CC#1) ed UPMC Villa Maria di Mirabella Eclano (CC#2)), entrambi dotati di un acceleratore lineare ed uno scanner TC. L’analisi dei dati ha preso in considerazione il periodo compreso tra gennaio 2019 e dicembre 2019. Seguendo il workflow delle attività di entrambi i centri, nello sviluppo della cartella clinica elettronica, sono stati creati dei modelli automatizzati adattabili alle differenti tipologie di trattamento, e quindi personalizzabili per ciascun paziente: utilizzando il software ARIA v15 (Varian Medical System, CA, Palo Alto, USA), abbiamo convertito tutti gli step del percorso di cura del paziente in moduli che hanno la possibilità di essere collegati per andare a formare il processo di cura del paziente stesso. I “Carepaths” infatti, rappresentano dei moduli in un processo automatizzato all’interno dei quali sono presenti attività (“task”) e appuntamenti (“appointment”), aventi dei tempi di esecuzione ben definiti entro i quali devono essere completati elettronicamente. Per avere un riferimento in merito alle prestazioni in termini quantitativi riguardo i centri, abbiamo focalizzato l’attenzione su tre fattori: percentuale di attività completate in relazione al tempo di esecuzione, giorni trascorsi e compliance dello staff con l’utilizzo di questo sistema automatizzato. RISULTATI La misurazione delle attività completate consente di definire la conformità del processo automatizzato ai percorsi assistenziali, mentre le tempistiche del completamento delle attività consentono di determinare le aree di miglioramento. In questo studio, i "Timeout" vengono sempre eseguiti con puntualità, ma i risultati su "Peer Review" e "Treatment Approval" non sono soddisfacenti. Un tempo di ritardo definito ci consente di tenere traccia delle attività in modo preciso, e l’analisi di questi valori in entrambi i centri oncologici presi in analisi, ci consente di capire se il tempo di consegna per le attività è appropriato o se c'è un margine di miglioramento. Tutti i dati osservati mostrano che la percentuale di attività completate in entrambi i centri oncologici e i tempi trascorsi per il completamento delle stesse sono differenti. CONCLUSIONI I percorsi assistenziali automatizzati, con i relativi moduli, possono essere uno strumento valido ed efficiente per misurare le attività in un reparto di radioterapia oncologica, soprattutto se utilizzati come strumento di miglioramento continuo della qualità delle prestazioni.

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