Italies (Dec 2011)

L’ossessione dell’anarchico Bianciardi per il Risorgimento

  • Stefano Magni

DOI
https://doi.org/10.4000/italies.3088
Journal volume & issue
Vol. 15
pp. 225 – 241

Abstract

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Luciano Bianciardi ha dedicato gran parte della vita e molte opere allo studio del Risorgimento, facendosene un’idea utopica : quella di un modello di rivoluzione popolare, cui è mancato lo slancio per diventare una rivoluzione sociale permanente. Lo scrittore rilegge infatti gli avvenimenti che portarono all’unificazione d’Italia alla luce della cultura rivoluzionaria degli anni ’60. L’interpretazione bianciardiana è quindi interessante in quanto creatrice di interpretazioni poietiche e mitopoietiche, ma risulta fortemente partigiana, poiché idealizza l’aspetto popolare e rivoluzionario del processo di unificazione. Il racconto è comunque dettagliato, analitico e anche appassionato, ma segnato dal pessimismo della sconfitta delle istanze sociali : il Risorgimento non ha saputo cambiare la società, la mentalità, la struttura del mondo del lavoro, le relazioni interpersonali, ma si è limitato ad essere una guerra di confini e di poteri. La classe politica fautrice dell’unità è per questo severamente giudicata dall’autore.

Keywords