Folia Historica Cracoviensia (Dec 2004)

Carta geográfica dei conventi dei frati riformati delle Province di Wielkopolska e di Małopolska dell'anno 1718

  • Adam Jan Błachut

DOI
https://doi.org/10.15633/fhc.1231
Journal volume & issue
Vol. 10
pp. 41 – 48

Abstract

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I grandi benefattori della Provincia di Wielkopolska furono i Radziwiłł, proprietari di Biała, che dopo Nieśwież era la loro seconda cittá residenziałe. Proprio a Biała il principe Michał Kazimierz, insieme alia sua consorte, Katarzyna Emercjanna Sobieska, sorella di re Jan III, nel 1671 fecero costruire e donarono ai frati riformati la chiesa e il convento. Anche il loro figlio, Karol Stanisław Radziwiłł, in modo generoso sosteneva i riformati di Wielkopolska e il convento di Biała. Egli stesso per diversi anni fu il loro sindaco apostolico. Come riconoscenza dei suoi meriti, il convento di Biała dedico' a lui un’incisione (160,4 x 52,7 cm), dove il motivo centrale era la carta geográfica rotonda con tutti i conventi dei riformati di ambedue le Province polacche: di Wielkopolska e Małopolska. La grafica fu fatta a Lipsia da Johann Gottfried Krügner (la firma in basso), che fino a poco fa e' stato sostenuto anche come autore del progetto. Pero la signatuta F. M. R., presente sulla carta, che era la firma caratteristica delle lettere di Fr. Mateusz Osiecki, famoso archittetto dei riformati, in modo quasi evidente indica la sua paternita artística. Tanto piu' che Fr. Mateusz apparteneva al cerechio delle persone legate ai Radziwiłł, per i quali fece diversi lavori. II primo a interesarsi di quell'incisione fu Wilhelm Dersch („Franziskanische Studien”, 1916, nr 1-2), avendo esaminato un esemplare conservato allora nellArchivio Nazionale a Poznań. Egli pubblico' tutti i testi presentí sulla carta e la sua fotografía. La stessa incisione (in due esemplari) viene conservata attualmente anche al Museo Diocesano a Płock (prima si trovava nella chiesa dei riformati a Szczawin Kościelny, nei pressi di Gostynin). Gli esemplari incompleti (soltanto la parte centrale) si trovano anche nel Museo Nazionale a Varsavia e nella Biblioteca del convento dei francescani di Poznań.

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