Italiano LinguaDue (Jun 2024)

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE INCLUSIVA IN ALTO ADIGE: ESPERIENZE E QUESTIONI APERTE

  • Elena Chiocchetti,
  • Natascia Ralli

DOI
https://doi.org/10.54103/2037-3597/23832
Journal volume & issue
Vol. 16, no. 1

Abstract

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La Provincia autonoma di Bolzano ha un’esperienza ultradecennale nella redazione inclusiva di testi normativi e amministrativi nelle tre lingue ufficiali italiano, tedesco e ladino. Il contributo ripercorre la nascita nel 2010 di una legge volta alla parificazione di uomo e donna anche a livello linguistico e la creazione di direttive per il linguaggio di genere nei testi dell’Amministrazione provinciale. Affronta inoltre le questioni aperte a livello redazionale, traduttivo e terminologico. L’equivalenza delle diverse versioni linguistiche di una norma può essere messa in dubbio dall’impiego di diverse strategie di visibilizzazione o neutralizzazione del genere. A livello terminologico è necessario un supporto per chi scrive e traduce testi, ma diversi fattori pongono sfide teoriche e pratiche di non facile risoluzione, tra cui l’astrattezza dei termini giuridici, la mancanza di attestazione e di consuetudine nell’uso di alcuni agentivi femminili e i dubbi sulla loro corretta gestione metodologica in una risorsa terminologica. Inclusive institutional communication in South Tyrol: experiences and open questions The Autonomous Province of Bozen/Bolzano has over a decade of experience in drafting inclusive legislation and administrative texts in its three official languages Italian, German and Ladin. The paper reports on a law from 2010 aiming at achieving equality among men and women also at the linguistic level and on the ensuing guidelines for inclusive language. The paper also deals with open questions concerning text drafting, translation and terminology. The equivalence of the different language versions of a law can be questioned if different strategies for inclusive writing (viz. binary vs non-binary terms) are used. At the level of terminology, writers and translators need support, but several factors pose theoretical and practical challenges that are not easy to overcome. These include the abstract nature of legal terms, the lack of examples of use and the scarce diffusion of certain female agentives as well as doubts about their correct processing from within a terminological resource.