Medea (Dec 2018)

Ernst Ludwig Kirchner: la fascinazione dell'alterità

  • Federica Usai

DOI
https://doi.org/10.13125/medea-3192
Journal volume & issue
Vol. 4, no. 1

Abstract

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Kirchner inizia a prendere confidenza con l'arte dei mari del Sud, nel 1909, quando si trova di fronte le cosiddette travi di Palau, cioè le travi intagliate e dipinte con cui erano decorate le case degli uomini nell'isola di Palau. Lo stile di Kirchner erompe così in maniera compiuta. Ecco quindi apparire la fascinazione per l’alterità in Ernst Ludwig Kirchner: grazie a una trave arrivata dalla lontana Micronesia. Anche il topos della balneazione, spesso trattato da Kirchner e soci, può essere visto come intersezione di diverse forme di primitivismo. Tutto ciò punta al ritorno o alla ricreazione dell’Urzustand, di una condizione primaria, originaria, antica, arcaica (tutte componenti semantiche del prefisso germanico Ur-). Tutto questo ricrea la vita nei mari del sud senza necessariamente dovercisi recare, dimostrando la fascinazione da parte di Kirchner. A differenza degli altri soci della Brücke, Kirchner è l’unico ad ampliare il proprio lessico aprendosi all’influsso dell’arte indiana. Stimolato dalla collezione del Museo di Etnografia di Dresda e dall’arte di Gauguin, Kirchner intensifica la frequentazione delle culture straniere nella Biblioteca d’Arte Centrale dei Musei di Dresda. Scopre in questo modo l’opera dello storico inglese John Griffiths sulle pitture di Ajanta, corredati da numerose tavole ed illustrazioni.

Keywords