Humanities (Jun 2024)

Magie dell’acqua a Taormina

  • Giuseppe Restifo

DOI
https://doi.org/10.13129/2240-7715/2024.1.171-187
Journal volume & issue
Vol. 12, no. 1
pp. 171 – 187

Abstract

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“In profondo ritiro, e vicino allo scolo dell’acque del Sifone, involta nell’ellera, e nel tasso in elevata speco, una donna erasi ritirata, che faceva professione di maga incantatrice applicata alla Gaezia, avea comunicazione con gli spiriti maligni, ed infiammata della loro invocazione per far male a’ suoi simili, ed a coloro, che imploravano la sua protezione, uscita dalla solitudine il nome di Sirena appropriavasi, che al canto musicale della voce alletta gl’incauti fanciulli, ne faceva crudel pasto, e sacrifici a Circe, ed a Medea, ed allo stesso mago Teresia di sovente nell’ombre immolava. Or nella rupe, che allo speco sovrastava un grand’aquedotto abbondante acqua tra valloni, e scoscesi portava in Taormina nello stagno, che tutt’ora esiste, sopra la chiesa di S. Giuseppe in servizio de’ publici bagni nel sito esistente delle nostre tavole marmoree, ed anco era di sostegno alle publiche fontane”