Giornale Italiano di Endodonzia (Nov 2014)
Un approccio critico alle tecniche di otturazione canalare
Abstract
Obiettivi: L’otturazione canalare rappresenta una delle fasi più importanti del trattamento endodontico. Ad essa spetterà infatti l’importante compito di creare un sigillo ermetico e tridimensionale nel sistema canalare impedendo la percolazione dei fluidi periapicali e neutralizzando i microrganismi sopravvissuti alle procedure di detersione e sagomatura. Molte sono le tecniche di otturazione proposte e scegliere la più indicata al piano di trattamento può risultare difficile. Scopo di questo articolo è di descrivere indicazioni, limiti e sequenze operative delle più popolari tecniche di otturazione canalare. Materiali e metodi: Sono stati selezionati oltre 130 articoli su MedLine, tutti sul tema dell’ otturazione canalare. I lavori, selezionati sui requisiti della “evidence base medicine”, sono stati divisi in Studi Clinici, Studi in Vitro e Case Reports e messi a confronto in un’analisi comparativa per individuare limiti e vantaggi delle metodiche considerate. Risultati: Se si considerano i lavori clinici sul successo a lungo termine, non esistono differenze significative sulle percentuali di successo ottenibili con le differenti metodiche. Al contrario, esiste una forte evidenza scientifica che dimostra una superiore capacità delle tecniche basate sulla guttaperca termoplasticizzata di riempire tridimensionalmente i sistemi canalari anche complessi con una ridotta quantità di cemento. Conclusioni: Le metodiche di otturazione canalare basate sulla condensazione della guttaperca calda presentano una maggiore capacità di creare otturazioni ermetiche. La scelta tra di esse dipenderà dalle caratteristiche del caso; nei canali lunghi e curvi le tecniche con carrier sono utilizzabili con maggiore facilità e con preparazioni canalari più conservative, nei canali diritti e larghi o con riassorbimenti interni sono invece indicate le tecniche dell’onda continua o quella classica di Schilder.
Keywords