M@GM@ (Apr 2012)

Narratività come potere di autorappresentazione di condizioni invisibili: i lavoratori della conoscenza

  • Emiliana Armano

Journal volume & issue
Vol. 10, no. 01

Abstract

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Come i lavoratori della conoscenza rappresentano la loro stessa condizione? Attraverso quali categorie del pensiero? La precarietà del lavoro della conoscenza si presenta in maniera diversa dalla precarietà del lavoro generico e indifferenziato? A questa domande vuole rispondere la nostra ricerca empirica attraverso un'ampia inchiesta sociale condotta mediante interviste biografiche narrative realizzate in molteplici ambiti professionali del knowledge work. Informatici, programmatori, sviluppatori, lavoratori delle telecomunicazioni e della ricerca universitaria, web designers e web workers, artisti digitali, formatori, ricercatori, designers industriali, giornalisti, traduttori, fotografi, sono stati intervistati durante alcuni importanti "eventi" dei nuovi media torinesi tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007: Virtuality, Linux Day, Artissima, Festival del Cinema. La scelta è stata quella di privilegiare un percorso di ricerca sul campo, basato sulla progressiva implementazione della definizione dell' "oggetto" di studio che è a sua volta parte attiva nel processo di ricerca attraverso il "metodo" della conricerca e della narrazione. Non si è trattato propriamente di scegliere un metodo, né semplicemente di riportare un pensiero sull'esperienza, ma di un modo di costituirla, di darle forma e di interrogarla al contempo. Pensare e narrare l'esperienza non è stato dunque, o non è solo, renderne conto, rifletterla per analizzarla, bensì superarla. A partire da queste scelte "metodologiche" e epistemologiche di fondo, si è svolta il nostra studio sul campo.

Keywords