Giornale di Clinica Nefrologia e Dialisi (Jun 2013)

La puntura a occhiello o buttonhole: quali sono le cose che “fanno la differenza”. Una revisione della letteratura infermieristica

  • Marisa Pegoraro

DOI
https://doi.org/10.33393/gcnd.2013.1021
Journal volume & issue
Vol. 25, no. 2

Abstract

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Negli ultimi 10 anni, vi è stata una notevole produzione di articoli relativi a studi primari e secondari sull'applicazione della tecnica a occhiello, definita, nel gergo degli addetti ai lavori, “buttonholing”. Tutti gli studi hanno cercato di verificare, in modo singolo o congiunto, le allettanti promesse del buttonhole: meno dolore, meno aneurismi, minori complicazioni e maggiore facilità di esecuzione, sia per gli infermieri che per i pazienti. Raccogliendo dati su queste aree, con tempistiche, campioni e contesti anche diversi, sono comparse, anche se con bassa o nulla significatività statistica, le complicanze infettive che la letteratura iniziale degli anni ‘80 riportava solo come evenienze possibili ma remote. Il presente elaborato fa riferimento alle ricerche più recenti e significative, alle variabili indagate e agli esiti osservati cercando di evidenziare quali siano le componenti per una pratica clinica in grado di creare esiti positivi per i pazienti e per il personale di assistenza.

Keywords