AOQU (Dec 2022)

Un poema eroicomico ai margini della mappa dell'impero delle lettere: la "Zingareide" di Ion Budei-Deleanu, a cavallo fra '700 e '800

  • Bruno Mazzoni

DOI
https://doi.org/10.54103/2724-3346/19672
Journal volume & issue
Vol. 3, no. 2

Abstract

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L’opera più rilevante del Barocco letterario in lingua romena è il poema eroicomico in dodici canti, in sestine decasillabiche, Țiganiada (Zingareide ovvero L’accampamento degli zingari), che Ion Budai-Deleanu (1760-1820) scrisse approssimativamente negli anni 1790-1812. Grazie all'ampio uso di un repertorio di varie possibili forme di intertestualità, il poema Zingareide può essere agevolmente considerato come una delle illustrazioni migliori della “letteratura di secondo livello” di cui ha parlato Gerard Genette. L’autocommento di Ion Budai-Deleanu, con l’ampio spazio lasciato alle note a piè di pagina, può essere letto e considerato come parte integrante del poema: esso diventa così una sorta di «commedia filologica» (Nicolae Manolescu), dove i diversi caratteri dei commentatori, fittizi e nel caso di Mitru Perea/Petru Maior reale, con i loro nomi eloquentemente allusivi, interagiscono, spesso a un livello comico-burlesco.

Keywords