Cartagine. Studi e Ricerche (May 2024)

Anfore puniche e tardo-puniche tra III e II sec. a.C. dall’area del Latium Vetus

  • Danilo de Dominicis

DOI
https://doi.org/10.13125/caster/5488
Journal volume & issue
Vol. 9

Abstract

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Il presente studio intende esaminare preliminarmente i materiali punici presenti in area latina databili tra il periodo dei trattati e delle guerre tra Roma e Cartagine, soffermandosi, in particolare, sulle possibili importazioni dall’area tunisina e libica, identificabili per morfologia e per impasto. Si considererà la presenza degli “ostaggi punici”, citati dalle fonti tra ultimi decenni del III e prima metà del II sec. a.C., a Roma e nel Latium. A tal fine si indagherà la presenza di materiali punici, coerenti con il periodo, nelle città nominate da Livio e Cornelio Nepote, quali ad es. Norba, Setia, Signa, Fregellae e Praeneste, come luoghi di custodia degli ostaggi. Verranno, inoltre, citati i materiali riconducibili al periodo post Cartagine, ad esempio anfore dei tipi T-7.5.3.1. o T-7.5.2.2. come attestazione di un commercio continuativo anche dopo la caduta del centro punico. Saranno brevemente presentati contesti inediti, sia di carattere sacro (come depositi votivi) che abitativo (materiali da insediamenti rustici e da centri abitati) al fine di ricostruire, sinteticamente, il panorama commerciale tra Roma e Cartagine e i suoi mutamenti tra il III e la seconda metà del II sec. a.C.

Keywords