Antropologia (Jul 2013)

Rappresentare “gli spazi del fuori”. Note per un’etnografia dei campi profughi

  • Federico Rahola

DOI
https://doi.org/10.14672/ada2005123%p
Journal volume & issue
Vol. 5, no. 5

Abstract

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Il tempo dei rifugiati, dei profughi, dei migranti: in un saggio straordinariamente intenso e tutto in prima persona sul significato politico dell’esilio, Edward Said sembra quasi “costretto” a ricorrere a queste figure “fuori luogo” per recuperare la cifra di fondo del presente. Soggetti che, in base a un crudo dato quantitativo, restituiscono oggi una dimensione di displacement tanto violentemente comune e generalizzata da risultare inassimilabile a esperienze individuali e “letterarie”, a biografie di e sull’esilio.