ACME (Mar 2014)
UN SECOLO NEL SEGNO DI NAPOLEONE: I «CENTO ANNI» DI GIUSEPPE ROVANI
Abstract
Cento anni, il più ambizioso romanzo di Giuseppe Rovani (1818-1874), copre un secolo di vita italiana ed europea: il grande affresco prende le mosse dai primi fervori libertari e illuministi, abbraccia la stagione napoleonica e si conclude sulle note tragico-sublimi della caduta della Repubblica di Venezia (1849). A lungo considerato uno zibaldone di aneddoti pettegoli e curiosità erudite, il capolavoro di Rovani poggia in realtà su una struttura narrativa ben precisa: le vicende dei personaggi delineano un percorso di liberazione dai vincoli gentilizi che tocca l’apice nelle conquiste democratiche della rivoluzione di Napoleone, e che lascia intravedere una classe borghese definita dai criteri di merito del talento artistico. Il risultato è una ricognizione nostalgica degli anni a cavallo tra Sette e Ottocento: un periodo storico in cui gli artisti si muovono da primattori, e l’esempio del soldato che diventa imperatore è garanzia di mobilità sociale.