Perspektywy Kultury (Jun 2023)

Antica tradizione, leggenda medievale e gloria del nome Polacco nella prima età moderna

  • Elwira Buszewicz

DOI
https://doi.org/10.35765/pk.2023.410201.06
Journal volume & issue
Vol. 41, no. 2/1

Abstract

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Lo scopo principale dell’articolo è quello di analizzare il discorso latino pubblicato a Padova nel 1642 e pronunciato davanti alla solenne assemblea della nazione polacca presso l’Università di Padova, nella chiesa di Sant’Antonio da Padova, il 7 maggio dell’anno precedente. L’autore del testo fu Stanisław Temberski, canonico e professore all’Università Jagellonica. L’autore dell’articolo presenta brevemente la sua biografia e la sua opera letteraria, quindi analizza il discorso. Evitando valutazioni di carattere letterario del lavoro in quanto tale cerca di presentare le idee in esso contenute e di mostrare come la cultura umanistica caratteristica della prima età moderna permetta all’autore di costruire formule e immagini eloquenti che glorificano il nome della sua patria lodando la gloria del suo santo. La lode della Polonia è inestricabilmente legata alla lode del suo patrono, San Stanislao, vescovo e martire. Nell’orazione di Temberski la tradizione antica e medioevale, la leggenda agio­grafica sono intrecciate e tutto è elaborato secondo la mentalità dell’autore e i concetti della retorica seicentesca. Il santo martire viene paragonato ad Ercole e il malvagio tiranno responsabile della sua morte viene ritratto come uno strumento di Satana, percepito come “Cerbero infernale”. L’uso che Temberski fa delle sue doti retoriche a fini propagandistici è degno di nota: da un lato manifesta la sua cultura umanistica e si presenta come cittadino della Respublica litteraria, dall’altro, inscrive lo Stato polacco nella lunga tradizione della Respublica Christiana. In questo contesto, mette in evidenza che un Paese che produce uomini così pii ed eroici come il santo vescovo è degno di apprezzamento tra le nazioni d’Europa.

Keywords