TeMA: Journal of Land Use, Mobility and Environment (Dec 2011)
Mobilità partecipata: Agenda XXI e buone pratiche
Abstract
La previsione e realizzazione di interventi di mobilità, diversi da quelli già esistenti in un territorio, determinano spesso conflitti tra i proponenti (ad es. amministrazioni) e la popolazione. Trattasi non solo di nuove infrastrutture viarie ma anche di nuove forme di mobilità quali buone pratiche per rendere il settore sostenibile (es. strumenti di mobilità sostenibile, interventi di traffic calming o di soft mobility,…). Al fine di raggiungere adeguate soglie di sostenibilità per la mobilità e un consenso generale condiviso ai diversi livelli coinvolti, un ruolo fondamentale è rivestito dalla “partecipazione” che si pone come soluzione per risolvere le conflittualità sopra citate. Nel presente contributo viene riportata la sintesi di una ricerca volta all’individuazione delle best practices di mobilità sostenibile e le relative soglie di applicabilità. Una buona pratica non può infatti essere proposta indifferentemente in contesti territoriali diversi, in quanto differenti sono le caratteristiche di ciascun territorio (culturali, fisiche, di sviluppo orografico o commerciale…). Pertanto la ricerca ha inteso catalogare “i casi virtuosi” per riuscire a definire tipologie di azioni da riproporre in territori con analoghe caratteristiche. Ciò in modo da impostare un DSS utile ad amministratori e popolazione (coinvolta in prima persona), da condividere nell’ambito di processi di Agenda XXI (forum), finalizzato ad una governance partecipata e priva di inutili conflitti.
Keywords