In_Bo (Dec 2010)

Morphology, mobility and urban aesthetics

  • Stefano Pezzoli

DOI
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/2170
Journal volume & issue
Vol. 1, no. 1
pp. 82 – 83

Abstract

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Per cogliere i problemi del centro storico di Bologna bisogna comprendere e avere ben presente un fatto strutturale ineludibile: la città è nata e cresciuta al piede delle colline, da subito fortemente acclivi e non suscettibili di un transito agevole. Questo per dire che Bologna è priva del tutto di una possibilità di percorso circolare attorno al nucleo storico (salvo ipotesi di tunnel) con precise conseguenze sul traffico veicolare. Ricordo che nel 1988 la questione urbana di Bologna e il piano del traffico vennero affidate dall’amministrazione comunale all’urbanista tedesco professor Bernard Winkler, sostenendo un’affinità con Monaco di Baviera, cosa del tutto inesatta sia sotto il profilo dimensionale che strutturale (la viabilità della città bavarese è assai facilitata dall’ampiezza delle strade), ma soprattutto per l’impossibilità per Bologna di una compiuta radialità, per la situazione che costringe i carichi di traffico da est a ovest a muoversi obbligatoriamente sui quadranti settentrionali.