Italiano LinguaDue (Dec 2023)
HAI VOGLIA DI STUDIARE… ANALISI DI UN’ESPRESSIONE IDIOMATICA: TRA PRAGMATICA E MORFOSINTASSI
Abstract
Tradizionalmente, le unità linguistiche costituite da più parole, o “espressioni multi-parola”, sono considerate un fenomeno di interfaccia tra morfologia e sintassi che possono avere significato lessicale o grammaticale e che, non di rado, assumono funzioni pragmatico-discorsive. Lo studio analizza la locuzione verbale V+N avere voglia in due usi idiomatici correlati: la costruzione infinitiva, in cui avere voglia è seguito da una preposizione e da un verbo all’infinito, con un valore che indica inutilità nel compiere un’azione reiterata, e.g., hai voglia di gridare (tanto nessuno ti sente); l’interiezione hai voglia, utilizzata con funzione di accordo tra due interlocutori. Nonostante i due utilizzi di hai voglia siano attestati sin dalla fine dell’800, l’espressione idiomatica presenta caratteristiche plausibilmente riconducibili ai processi di lessicalizzazione e grammaticalizzazione, per esempio, un grado di fissità maggiore rispetto al passato e, in contesti più informali, coalescenza dei costituenti (avoglia, aivoglia). Avanzando in direzione empirica, questo studio adotta una prospettiva sincronica e un metodo di indagine quanti-qualitativo. Da un punto di vista quantitativo, vengono analizzate le occorrenze di hai voglia all’interno del web corpus ItTenTen20 e del corpus di italiano parlato KIParla. Per il primo corpus, viene effettuata un’analisi morfosintattica delle oscillazioni nella forma superficiale della costruzione, e.g., avoglia, aivoglia, avoja; e della scelta dell’elemento a destra della locuzione verbale, e.g., hai voglia di/a/che/te. Nel corpus di italiano parlato, invece, il valore pragmatico della costruzione viene ricostruito adottando l’approccio dell’analisi conversazionale a due produzioni degli intervistati: una di parlato spontaneo, una semi-strutturata. I risultati delle due diverse tipologie di analisi consentono di ragionare sul rapporto tra il mutamento linguistico e le esigenze pragmatiche della comunità di parlanti. Hai voglia di studiare... Analysis of an idiomatic expression: between pragmatics and morphosyntax Traditionally, linguistic units consisting of several words, also called ‘multi-word expressions’, are considered a phenomenon at the interface of morphology and syntax that can have lexical or grammatical meaning and not infrequently assume pragmatic-discursive functions. The study analyses the verbal expression V+N avere voglia in two related idiomatic usages: the infinitive construction, in which avere voglia is followed by a preposition and an infinitive verb, with a value that conveys uselessness in performing a repeated action, e.g., hai voglia di gridare (tanto nessuno ti sente); the interjection hai voglia, used in function of agreement between two interlocutors. Although the two usages of hai voglia have been attested since the end of the 19th century, the idiomatic expression presents features that can be plausibly traced back to the lexicalization and grammaticalization processes, for example, a greater degree of fixedness than in the past and, in more informal contexts, coalescence of constituents (avoglia, aivoglia). Advancing in an empirical direction, this study adopts a synchronic perspective and a quanti-qualitative method of investigation. From a quantitative perspective, the occurrences of hai voglia within the web corpus ItTenTen20 and the spoken Italian corpus KIParla are analysed. For the former corpus, a morphosyntactic analysis of the different surface forms of the construction is carried out, e.g., avoglia, aivoglia, avoja; as well as the choice regarding the element to the right of the verbal expression, e.g., hai voglia di/a/che/te. On the other hand, for the corpus of spoken Italian, the pragmatic value of the construction is reconstructed by adopting the conversational analysis approach to two productions of the interviewees: a spontaneous speech production and a semi-structured interaction. The results of the two different types of analysis enable us to reflect on the relationship between linguistic change and the pragmatic needs of the speech community.