Dante e l'Arte (Dec 2015)

Il dolce ruggito del tuono: per un’interpretazione di Purgatorio IX, 144 e Paradiso XVII, 44

  • Francesco Ciabattoni

DOI
https://doi.org/10.5565/rev/dea.35
Journal volume & issue
Vol. 2

Abstract

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In questo saggio si esplora il contesto storico-musicologico dell’organo inteso sia come strumento musicale sia come composizione polifonica, al fine di offrire un’interpretazione dei passi della Commedia in cui appare il lemma ‘organi’ / ’organo’ (Purg. IX, 144 e Par. XVII, 44). Il saggio dimostra che nel primo caso, alle porte del purgatorio che si aprono, il poeta fa riferimento alle descrizioni formulaiche dei grandi organi medievali che producevano un suono potente e non privo di asperità dissonanti. Attingendo a fonti trattatistiche e monastiche, si documenta il contesto storico di Purg. IX e Par. XVII leggendo il primo come strumento musicale a canne e il secondo come musica polifonica. This essay explores the historico-musicological context of organum, both as musical instrument and polyphonic song. The essay thus proposes an interpretaion of two passages of the Commedia in which the term ‘organi’ / ’organo’ appears (Purg. IX, 144 e Par. XVII, 44). The essay shows that Dante, in the Purgatorial passage, refers to formulaic descriptions of great church organs, which produced a powerful and disconcerting sound.Drawing from medieval treatises and monastic sources, the article interprets "organi" in Purg. IX as the pipe instrument and "organo" in Par. XVII as vocal polyphony.

Keywords