Giornale di Clinica Nefrologia e Dialisi (Aug 2013)

Trombolisi accelerata microsonica: trattamento innovativo della trombosi di una fistola artero-venosa nativa

  • Laura Buzzi,
  • Elena Alberghini,
  • Francesca Ferrario,
  • Ivano Baragetti,
  • Gaia Santagostino,
  • Silvia Furiani,
  • Enzo Corghi,
  • Cristina Sarcina,
  • Veronica Terraneo,
  • Francesco Rastelli,
  • Maria Cristina Gambirasio,
  • Giuseppe Bacchini,
  • Claudio Pozzi

DOI
https://doi.org/10.33393/gcnd.2013.1001
Journal volume & issue
Vol. 25, no. 1

Abstract

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Il trattamento della trombosi della FAV con vasi nativi, che è la causa più frequente della perdita dell'accesso vascolare, può avvalersi di diverse tecniche: trombolisi farmacologica, trombolisi meccanica e trombectomia chirurgica, cui associare la correzione della stenosi che ha provocato la trombosi. La trombolisi diretta mediante cateterismo endovascolare con o senza tombolisi meccanica sta diventando la terapia di prima scelta. La tombolisi accelerata microsonica (TAM) è un trattamento endovascolare innovativo: grazie all'emissione di ultrasuoni da parte di un catetere multilume che rilascia contemporaneamente il fibrinolitico all'interno del trombo, la TAM è più rapida, più efficace e più sicura rispetto alla sola fibrinolisi e, rispetto alla tombolisi meccanica, non è traumatica, ha un bassissimo rischio di embolizzazione e non provoca emolisi. La TAM, da poco impiegata nelle trombosi acute arteriose e venose profonde e nelle tromboembolie polmonari massive, è stata da noi utilizzata per la prima volta per trattare la trombosi acuta di una FAV radio-cefalica estesa all'intero circolo venoso superficiale dell'avambraccio per una lunghezza complessiva di 20 cm. La TAM è risultata una tecnica semplice, ben tollerata e mini-invasiva che ha reso utilizzabile la FAV subito dopo la tombolisi. Dopo 15 mesi, la FAV è pervia e funziona bene.

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