Formazione & Insegnamento (Aug 2015)

Il gioco come strumento di cura educativa: cenni storici e codici pedagogici a confronto

  • Rosa Sgambelluri

Journal volume & issue
Vol. 13, no. 2

Abstract

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Il gioco svolge un ruolo fondamentale nel processo educativo del soggetto che apprende. Esso è piacevole, intenzionale, libero, spontaneo, volontario e si manifesta in quasi tutti gli atteggiamenti del bambino, aprendo spazi di autonomia, azione e creatività. Attraverso il gioco il bambino può acquisire consapevolezza di sé, può liberarsi dai vincoli prescrittivi della realtà, può aprirsi all’immaginazione, può esprimere un dominio sulle cose e sul mondo, può prepararsi a vivere in una vera e propria “palestra” ludica. Le finalità educative del gioco sono state ampiamente evidenziate da studiosi come Maria Montessori, Rosa Agazzi, John Dewey, Friedrich Froebel, che anche se in maniera differente, hanno sottolineato la grandiosa capacità del bambino di apprendere attraverso il gioco, le esperienze e il fare, sviluppando in questo modo la creatività e potenziando gli apprendimenti. Il gioco promuove lo sviluppo globale del bambino e nella progettazione didattica esso rappresenta una strategia metodologica attraverso la quale favorire l’acquisizione delle competenze affettive, relazionali e cognitive.