Enthymema (Jul 2016)

Frammenti di un rito mutilato. Analisi di "Pagine di gloria" di Valentino Zeichen

  • Mattia Jacopo Majerna

DOI
https://doi.org/10.13130/2037-2426/6736
Journal volume & issue
Vol. 0, no. 14
pp. 197 – 214

Abstract

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Il presente articolo intende analizzare una delle raccolte centrali della produzione di Valentino Zeichen, Pagine di gloria (1983), nel tentativo di offrire spunti critici per un suo inquadramento nella scena poetica più recente. Si concentra, dapprima, sulla fisionomia eteroclita dell’io poetante, che, in controtendenza rispetto alle esperienze poetiche coeve, riveste un ruolo d’indiscussa centralità, cui corrisponde, nella prassi versificatoria, un impianto saldamente monologico. Si procede, quindi, alla ricerca delle costanti figurative che paiono fondare la poesia di Zeichen e che permettono l’accesso al cuore del suo immaginario. In tal senso ci si soffermerà su alcuni aspetti linguistici salienti di Pagine di gloria, con particolare attenzione all’impiego dei tecnoletti in sede di metafora, per passare, poi, alle ricorrenze più propriamente figurative, come l’iconografia classicheggiante o metafisica e le immagini di derivazione economica.