Connessioni remote (Mar 2021)

Performing (Art) Institutions. Contro l’autonomia dell’estetico

  • Ilenia Caleo

DOI
https://doi.org/10.13130/connessioni/14939
Journal volume & issue
Vol. 2, no. 2

Abstract

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Seguendo il pensiero trans-femminista, partire dalle pratiche consente di riposizionare la relazione tra arte e politica nel contemporaneo, con le sue ombre e ambiguità. Intendendo le arti performative come pratiche, modi del fare umano, narrazioni contro-egemoniche (hooks, 1998; Rancière, 2000), questo paper indaga da un lato le pratiche artistiche che mettono al centro la sperimentazione dei linguaggi e il lavoro di immaginazione politica (Athanasiou, 2016). Dall’altro tenta una ricognizione dell’agire politico di lavorat^ dell’arte che hanno attivato processi di soggettivazione e pratiche istituenti (Ahmed, 2007), a partire da genealogie multiple dagli anni Novanta a oggi in Italia (Tpo, Teatro Valle Occupato, Macao, L’Angelo Mai). L’analisi critica sulle arti live fornisce un punto di osservazione privilegiato da cui leggere le trasformazioni del lavoro contemporaneo nel quadro neoliberista – è proprio l’attività senza opera, improduttiva, performativa, a diventare il paradigma della produzione contemporanea (Virno, 2001).

Keywords