Il Capitale Culturale: Studies on the Value of Cultural Heritage (Jun 2017)

Le decorazioni settecentesche di Palazzo Benincasa ad Ancona. Indagini sulla committenza di Giuseppe Benincasa / The eighteenth-century decorations of Palazzo Benincasa in Ancona. Survey on Giuseppe Benincasa's commission

  • Maria Luisa Ricci

DOI
https://doi.org/10.13138/2039-2362/1643
Journal volume & issue
Vol. 0, no. 15
pp. 191 – 227

Abstract

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Il 15 ottobre del 1788 un prestigioso evento interessò la famiglia Benincasa di Ancona: il matrimonio tra il rampollo Stefano Benincasa e la principessa romana Ignazia Altieri. Un’alleanza così vantaggiosa, per una nobile famiglia di provincia, non poteva che essere celebrata attraverso una campagna decorativa che interessò tre delle nove stanze del piano nobile. I documenti emersi grazie ad una fortunata ricerca d’archivio certificano che l’ideatore del ciclo iconografico fu l’oratoriano Giuseppe Benincasa, zio dello sposo. La lettura delle immagini ha inoltre permesso di delineare il profilo dell’estensore del programma, nonché probabile committente del ciclo. Nel celebrare il profondo legame della famiglia con la città di Ancona, Giuseppe rievoca anche la sua dotta cultura religiosa che emerge ad esempio nell’ideazione della Stanza delle Beatitudini, per la quale elabora un originalissimo programma iconografico. On 15 October 1788 a prestigious event interested the Benincasa family of Ancona: the marriage between descendant Stefano Benincasa and roman princess Ignazia Altieri. An alliance so advantageous, for a noble family of the province, could only be celebrated through a decorative campaign that affected three of the nine rooms of the main floor. The documents emerged by a successful archival research certify that the creator of the iconographic cycle was the oratorian Giuseppe Benincasa, the groom's uncle. Reading images has also enabled us to identify the extensor profile of the program and likely patron of the cycle. In celebrating the deep connection of the family with the town of Ancona, Giuseppe also recalls his erudite religious culture that emerges for example in the design of the Beatitudes Room, for which realizes a highly original iconographic program.