Studi Giraldiani (Nov 2019)

Giovan Battista Giraldi Cinthio e l’Ariosto a stampa

  • Marco Dorigatti

DOI
https://doi.org/10.6092/2421-4191/2019.5.345-387
Journal volume & issue
Vol. 5, no. 0
pp. 345 – 387

Abstract

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Scopo del presente studio è quello di ripercorrere le vicende e i retroscena dell’editoria veneziana che hanno fatto da preludio alla stesura delle Note critiche all’«Orlando furioso» di Giraldi Cinthio all’indomani dell’uscita, presso Valgrisi, dell’edizione ariostesca del 1556. Esso si concentra sulle figure protagoniste di quel circolo di letterati – in particolare Ruscelli, il curatore della valgrisiana, Dolce, Pigna e Bernardo Tasso – cercando di coglierle sia in sé che (e soprattutto) nel rapporto, spesso improntato a antagonismo, coi loro rivali. Conclude lo studio un epilogo che rivisita quel tormentato rapporto a distanza di anni, permettendo così di constatare quanto esso sia mutato col passar del tempo e quanto sorprendente sia stata la metamorfosi. The aim of this study is to trace the events and other little-known facts surrounding the Venetian publishing industry that led Giraldi Cinthio to write his Note critiche all’«Orlando furioso» in the aftermath of the publication, by the printer Valgrisi, of the Ariosto edition of 1556. Focusing on the leading figures of that circle of literati – particularly Ruscelli, the editor of the Valgrisi edition, Dolce, Pigna and Bernardo Tasso –, it examines them both individually and especially in their relationship, often marked by antagonism, with their rivals. The study concludes with an epilogue that revisits that tormented relationship after many years, allowing us to determine how much it changed over time and how surprising the metamorphosis was.