Kepos (Oct 2019)

"Qui d’infinito altrove". Appunti e spunti critici su Cristiana Bortolotti, cantrice di ‘ciò che «resta»’

  • Simone Turco

Journal volume & issue
Vol. 4
pp. 208 – 221

Abstract

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Il documento mira ad illustrare la poesia di Cristiana Bortolotti attraverso l'analisi di due poesie di La ruggine e la rosa, una delle sue collezioni più emblematiche. Si sostiene che il modo in cui Bortolotti gestisce il problema esistenziale si basa sulla nozione di secchezza di Montale, ma varia sul concetto originale di obiettivo correlativo in modo da creare un aspetto peculiare relazione tra la parola e il mondo. Bortolotti avrebbe posto al centro di la sua poesia l'idea di "rimanere" come aspetto autentico e indistruttibile della realtà, con la memoria come uno dei suoi punti focali. Si sostiene che il suo recupero di un lessico prezioso, difficile da comprendere e persino estraneo possa essere paragonato al modo di ricreare di Pascoli mito nel presente. Infine, viene fornito un suggerimento sul rapporto di Bortolotti con Amelia Rosselli, da sviluppare in ulteriori studi.

Keywords