Il castello di Elsinore (Dec 2019)

«... del pigliar la Dama per condurla al ballo con leggiadria»

  • Alessandro Pontremoli

DOI
https://doi.org/10.13135/2036-5624/7
Journal volume & issue
no. 81

Abstract

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Fra Quattro e Seicento in Europa si assiste a un processo di progressivo cambiamento nella concezione del potere e nell’immagine del signore e del principe. Questo passaggio è l’esito dell’assunzione da parte dei nobili di un nuovo paradigma di comportamenti, non più dettati unicamente dalla natura, ma conformi a una «natura seconda», frutto di processi educativi ispirati a alla rinnovata ideologia umanistica della formazione dell’uomo di potere. In questo contesto la danza, così come appare in particolare in quei depositi di memoria attiva che sono i trattati di danza fra XV e XVII secolo, contribuisce, con altre pratiche sociali, a costruire, in termini relazionali, una nuova forma di mascolinità al potere. Il saggio mostrerà come la danza, guidata, tra l’altro, da una precettistica orientata alla costruzione delle identità di genere, fosse all’inizio dell’età moderna un potente strumento d’incorporazione di valori nel guidare la figura maschile dapprima dall’idea romanza di condottiero e cavaliere a quella di principe umanista; in un secondo momento verso una mascolinità marcata dai tratti della gagliardezza e della leggiadria.

Keywords