Diacronie. Studi di Storia Contemporanea (Jan 2011)

Fuori dal regime fascista: organizzazioni politiche degli italiani a Tripoli durante la fase postcoloniale (1948-1951)

  • Chiara LOSCHI è attualmente laureanda presso il corso di Laurea Magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia dell’Università di Torino. Nel corso dell’anno accademico 2009/2010 collabora alla gestione e organizzazione di un laboratorio interdisciplinare rivolto agli studenti in collaborazione con il Dipartimento di Storia dell’ateneo di Torino; alla conclusione dei lavori sarà sotto la sua curatela il volume Le città (in)visibili. Nuove mete e percorsi (Antares Edizioni). I suoi interessi spaziano dalla storia coloniale italiana e delle memorie degli ex coloni, in particolare nel contesto libico, ai temi dell’antropologia religiosa. Alterna alla ricerca l’attività di giornalismo free lance sul tema della multiculturalità, e collabora con associazioni torinesi all’interno dei progetti europei del programma “Youth in Action”.

Journal volume & issue
Vol. 3, no. 1
pp. 1 – 14

Abstract

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Il colonialismo italiano è mosso da diverse necessità, dal tentare una soluzione ai problemi economici, alla ricerca di prestigio su scala internazionale. Nel 1939 il regime fascista proclamò la Libia “Quarta sponda”, come naturale prolungamento della penisola italiana, insediando migliaia di italiani in villaggi creati ex novo. All’ombra di questo potere che tentò di pianificare l’emigrazione italiana, si svilupparono nella regione altre visioni politiche che emersero nella fase post-coloniale. Il presente contributo intende analizzare i movimenti progressisti, comunisti e sindacali italiani, che in Libia operarono tra il 1948 e il 1951, portatori di una differente interpretazione dell’“italianità” e dell’impresa coloniale.

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