Il castello di Elsinore (Jan 2024)

Forma e trasfigurazione in "Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa", di Barba, Varley e Gleijeses

  • Leonardo Mancini

DOI
https://doi.org/10.53235/2036-5624/97
Journal volume & issue
Vol. 1, no. 89

Abstract

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Il saggio è dedicato allo spettacolo Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa di Eugenio Barba, di Julia Varley e di Lorenzo Gleijeses, interpretato da Gleijeses sin dal 2016. Dopo un processo di creazione durato oltre cinque anni, attraverso numerosi processi di riscrittura, lo spettacolo, parzialmente ispirato dalle Metamorfosi di Kafka, affronta il difficile rapporto tra un giovane artista e le sue principali figure di riferimento (un padre esigente, un regista teatrale autoritario, una fidanzata preoccupata, una psicologa eccessivamente schematica). In scena, la partitura dell’attore si sviluppa intorno a una ripetizione ossessiva di movimenti e di azioni, eseguita con modulazione di intensità e di ritmo. A partire dalla circolarità delle ripetizioni teatrali, il lavoro dell’attore crea un percorso più lineare, forse verticale, che mira alla purificazione di sé attraverso lo sforzo estenuante, la precisione dell’artigianato e che, nel finale, si interroga sulla possibilità della trascendenza nell’incompiutezza della creazione artistica. L’inesauribile ed essenziale ricerca di un’opera performativa basata sull’organicità dell’attore-danzatore è quindi al tempo stesso una “condanna” e una possibilità di elevazione. Circondato da un sofisticato apparato di luci e di suoni, l’attore-danzatore agisce in un contesto multisensoriale all’interno del quale si modula una poetica dello spazio incentrata sulla presenza dell’essere umano. Riflettendo su questi elementi, l’articolo intende offrire una ricostruzione della genesi e del processo creativo dello spettacolo, anche in confronto con alcuni lavori precedenti di Barba e con alcune recenti tappe della sua carriera teatrale.

Keywords